Nato a Palermo, un po' di Spagna che non guasta, e la maledettissima traversata verso Milano. Stefano Accetta è tutto qui, la storia di molti di noi, di voi, le solite malinconie da non schiacciare e i soliti posti da raccontare, il suo cantautorato è questo, senza affanni e mezze misure.
Stefano Accetta si legge come si fa con le poesie, si racconta come i romanzi e si ascolta come le canzoni; ballate di storie normali (finalmente), testi che sembrano utilissime vie di fuga per una migliore condizione esistenziale, appunti e intuizioni senza lacrime alcune. Quei cantautori fatti così,con semplicità e intelligenza,un po' Cristiano De Andrè e un po' Pacifico, senza "rubare" alcunché a nessuno dei due.
Da segnalare due perle su tutte: "Non parlare" (con l'ottimo chitarrista Alberto Lombardi) e "Cantrovento". Bello!
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