Il pop peggiore, stile Radio Italia
Che il pop-fm stile Radio Italia non sia certo il più dinamico del nostro panorama musicale è chiaro. Però qualche piccolo cambiamento ogni tanto lo noti, non dico che Emma Marrone sia una spregiudicata del linguaggio pop, ma converrete con me che c'è una notevole differenza tra lei e uno della vecchia scuola (prendo uno a caso: Zarrillo). Bonfrisco è sicuramente rimasto al periodo Zarrilo, ovviamente con meno talento, con una produzione decisamente piatta e incolore, con momenti che quasi fanno sorridere (la baroccata di archi in "Profumo di marzo"), qualche spunto più rock swingato ("Ayram") e virate leggermente più aggressive ("Come per la notte").
I testi non raccontano nulla. C'è sempre una lei che, a seconda dei casi, è la ragione di una vita intera, la pantera indomabile, una regina distaccata che si può solo ammirare. Insomma, non c'è un solo rigo che ti dà la sensazione che ci sia del vissuto dietro, qualcosa di realmente sentito. E non va meglio quando si tenta di riportare l'attenzione su una certa introspezione personale ("Come la notte") o si vuole descrivere un certo sistema musicale ("Circus"). Non cito le strofe perché sarebbe un po' come voler infierire.
La voce è bella ma sicuramente rimane nella media, e si mette in competizione in un campionato più che impegnativo e con gente molto più preparata di lui. Un progetto che ha ben poco futuro.
---
La recensione Biagio Bonfrisco di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-06-24 00:00:00
COMMENTI