Poche emozioni e un sottile spiraglio di luce
Dievel compone la sua musica da molto tempo ma mai con particolare costanza e sempre all'interno di collettivi (non solo rap). Come recita il comunicato stampa "Dentro" è il suo primo lavoro da solista e rappresenta il primo di due ep che andranno a comporre un progetto più ampio intitolato "Orione". Continuando a citare il comunicato che presenta l'ep, "Dentro" è la parte più intimista e riflessiva di Orione e quindi di Dievel. Intimista: questa la parola chiave che lega le sei tracce dell'intero lavoro (la settima è un remix della prima). Dievel passa dal raccontare i propri approcci al rap a descrivere il contesto in cui è cresciuto, dal raccontarci quanto ama il suo mestiere a come sia possibile svegliarsi da alcuni meccanismi in cui a volte la vita ci incastra. Il tutto con molta attenzione ad ogni minimo particolare: dall'organizzazione dei brani alla cura dell'aspetto sonoro con particolare concentrazione sulla stesura dei ritornelli.
Purtroppo tutto scorre in maniera troppo lineare, senza spunti interessanti e con un uso del rap quasi elementare. Inoltre, l'autore esaurisce quasi sempre le sue narrazioni autobiografiche in frasi slogan che riducono l'esperienza di Dievel in mantra universali da tenere a mente. Odio decontestualizzare le frasi dai singoli testi ma espressioni come "Non concentrarti sul riflesso", "Non rimuginare sul passato" o "Non voglio dirti come sono dentro ma come fare per capirlo" danno l'impressione che tutto si riduca a manifesti da nonnina attempata che parla solo per proverbi e frasi fatte. Per fortuna c'è "Orione", l'unica traccia dell'ep in cui l'emcee emiliano si confronta con uno stile di scrittura più complesso e diverso dal resto della tracklist, e che in parte lascia quel minimo di curiosità per il secondo volume del progetto di cui si è parlato ad inizio recensione. Non resta dunque che attendere il prossimo capitolo.
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La recensione DENTRO (Orione pt.1) EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-01-14 00:00:00
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