EpisThemE Descending Patterns 2014 - Progressive, Death metal

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Fanno pensare al solito luogo comune: d'accordo hanno studiato...ma troveranno un lavoro? Eppure è solo una band death metal

Il primo errore da non fare è lasciare le cuffie al massimo del volume perché se i brani partono è una sensazione devastante. E loro vogliono essere un po' questo e un po' altro. D'altronde siamo di fronte al metal. Ma non solo, perché rimangono la rarità degli abbracci e il pogo, l'headbanging e un tocco di progressive. Gli EpisThemE sono un quintetto proveniente dalla Catania, dicono di fare progressive death metal, ed effettivamente hanno ragione.

Apre l'aggressiva "Eyeland" che fa intuire come girerà il disco. Distorsioni massicce, cantato gutturale, basso e batteria che dialogano sul fraseggio quadrato delle ritmiche. In sostanza: un tocco di doppio pedale, tom e timpano usati per rullare praticamente sempre. Poi, arriva la parte melodica, dove rallenta tutto, le chitarre si fanno pulite e il cantato diventa melodico. È questo l'intermezzo in cui sbuca il progressive. La stessa tecnica è usata anche in "Erase that frame" e "Silent screaming", grazi agli stop'n'go e alle parti più melodiche. Il fatto è che i ragazzi sulle parti melodiche ci sanno davvero fare, quando tutto rallenta si nota che effettivamente, hanno studiato. "Shades of May" conferma la teoria, con la pratica, che ci sanno fare sullo strumentale lento. Con "Blind side" tutto resta nello stile fino alla chiusura del disco.

Sono nati da un paio d'anni, hanno tempo per trovare quella famigerata cosa chiamata "proprio stile". Cresceranno se lo vorranno, la notizia buona è che nonostante facciano death metal...sembra assurdo, ma hanno tutta la vita davanti. 

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La recensione Descending Patterns di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-11-30 00:00:00

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