Come ci insegnò il defunto Puff Daddy (ora è Diddy), i bad boys rimangono bad boys anche quando cambiano quartiere: puoi trasferirti in una magione, puoi girare per la Valley con una Porche e puoi giocare a golf nel prato inglese dietro casa, ma l'anima da bad boy non cambia mai. Puoi anche prendere un gruppo punk e portarlo al pop, lo farà da Dio ma quegli ascolti immagazzinati nel tempo, quella ruvidità di fondo non la sgrasserai mai.
In questo caso Bad Boys non è chi ma cosa, è infatti il titolo del secondo atteso album dei DID che verrà rilasciato il 18 ottobre per l'etichetta Foolica. Dopo il primo singolo "MVP", ad anticipare parte del sound del nuovo album tocca a "Second Chance", pezzo dall'atmosfere lontane un'intera stagione. Leggerezza, un cantato fiabesco, riverberi e percussioni imprevedibili: non sai mai dove svolteranno l'angolo i DID, un pezzo lungo una pellicola la cui narrazione è completamente affidata ai flashback dei suoi protagonisti. Sognante ed estiva, "Second Chance" si innalza dalla polvere come la colonna sonora di una cerimonia di iniziazione tribale, travolgendo con dolcezza chi l'ascolta. Un african beat surreale, indeciso tra il mondo dei Wild Nothing, Animal Collective e quello del producer canadese Jacques Greene, e quindi bellissimo.
Pare proprio che con “Bad Boys” Guido Savini e Andrea Prato si apprestino a farci scalpitare sotto il palco con un'elettronica meno teutonica, ma decisamente più divertente. Proprio come Diddy, anche questi bad boys si applicano a scenari infiniti. The saga continues...
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La recensione Second Chance di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-10-08 00:00:00
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