Tanto ma tanto Burial. Ma pare piaccia pure a Kode9. C'avrà visto lungo anche stavolta?
La voce messa in giro dice che i complimenti gli sono arrivati anche da mr. Hyperdub aka Kode9. C'è da credergli, soprattutto alla luce di quello che suona dentro questa prima release. Lui si fa chiamare Ioshi, in casa bedroom producer e in trasferta batterista dei Mellow Mood.
A sentire i primi due pezzi il rimando a Burial viene facile e scontato, ma tant'è. Le batterie sembrano uscite da quello stesso luogo del suono e della mente che la mitologia urban ascrive di diritto a Croydon. Loop di chitarra nascosti dietro una nebbia di vocals black, field recordings metropolitani e quell'identico incedere avvolgente. "Lotus" ha il pregio di allargare lo sguardo oltre, su sentieri 2step che flirtano passivi coi fumi della saletta techno. Il pezzo migliore del lotto probabilmente. Le dub version (ai controlli c'è Paolo Baldini) passano dall'essere mostri a mille teste (come in "Black Dog") a mantra molto più lineari e affascinanti ("Lotus DUB").
Aspira alle profondità Ioshi, riuscendo a tirare fuori una bella gamma di frequenze, il suono è spesso e vibrante. Di contro, c'è bisogno di togliere quei poster troppo ingombranti dalle ante dell'armadio. Sarebbe un peccato continuare a crescere all'ombra di, e perdersi poi sotto i colpi delle prime folate di vento. Un semplice step di maturazione, si spera. Kode9 c'avrà fregato guardando oltre anche stavolta?
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La recensione Blackdog Ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-05-22 00:00:00
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