Nuovo singolo con disparità di trattamento, tra lato A e lato B, e due remix veramente interessanti
Fuori da un angolo non meglio precisato della capitale, 12 Inch Plastic Toys sono l'esempio di come, nati e cresciuti tra 90s e 00s, non si abbia vita facile di fronte alle certezze. Panta rei sì, ma alla velocità della luce, così che in un paio d'anni si passi dall'essere devoti all'EDM ai culti dubstep & co. Si cambia certo, e di queste svolte ad annusarne le bontà è in primis White Forest Records, giovane label romana in costante upgrade, co-proprietà (pensa un po') di uno dei due ragazzi formanti il progetto in questione.
"45" è il nuovo singolo estratto da "1994", LP d'esordio sul quale, colpevoli di delay, non siamo mai arrivati. Quello che ci siamo persi, a giudicare dal pezzo, è una 2step docile che fa coppia con ambienti garage e vocalizzi soul, a testimonianza di un riflusso UK che invade tanto spazio nelle camerette dei producer twenty-something del belpaese. Fortuna che assieme a questi passi affrettati faccia il paio "Fuck Le Berry Hinn", che da quello stesso background si erge verticalizzando però verso un sentimento molto più bass di quanto si possa immaginare, figlio illegittimo di una sensibilità Tectonic Recordings che ascoltare a queste latitudini fa sempre un gran piacere. I remix completano l'opera: Bienoise infarcisce la title-track di bleeps e schegge impazzite, a riprova che la precisione formale del pezzo originale non si mette in questione, è un problema di outfit semmai; Furtherset remixa fedele alla sua maniera "The Slig Beep", altra traccia fuori da "1994", satura, malata e ancora più fendente.
Citando il poeta, il futuro (qui) non è ancora scritto.
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La recensione 45 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-06-30 00:00:00
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