Un'idea confusa su come mischiare pop elettronico e hard rock
Si intitola "Le parole non dette" il nuovo album degli Omissis, band milanese, alle prese con un pop-rock elettronico che oscilla fra sonorità dance fine anni '80 e richiami all'hard- rock più classico non appena entrano in gioco chitarre e percussioni. Le voci, perlopiù femminili, scandiscono testi volutamente indirizzati alla ricerca di una melodia orecchiabile, mentre i ritornelli, spesso sono annunciati da un uso quasi spasmodico di effetti in puro stile pop-rock. L'intenzione sembra quella di non voler appartenere ad un genere predefinito, virando piuttosto verso una voluta commistione di generi diversi. Il punto è che, spesso, una bella intro o, più in generale una bella idea, sono rovinati da forzature e sovrastrutture che sporcano e caricano la canzone. Il connubio evidentemente desiderato tra pop-rock, dance e new wave, spesso risulta più voluto che riuscito. L'impronta, un sound personale, diventano aspettative appena sfiorate.
Nel complesso l'album respira maggiormente in un' atmosfera esclusivamente elettronica: i pezzi più riusciti, sono i più semplici ed essenziali: "Ancora Vivi", "Forse Lo Sai", "Semplice", dove all'elettronica della base si unisce un cantato orecchiabile e ritmato. Quando gli Omissis, partono in quarta con chitarra elettrica, batteria e cori rivedibili, riescono ad alterare un bell'equilibrio e un bel pathos iniziali. I testi a volte risultano eccessivamente verbosi, poco musicali, nonostante la bravura degli interpreti.
Un disco con una visione complessiva confusa, dall'anima incerta e non ben definita.
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La recensione Le parole non dette di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-08-28 00:00:00
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