I Treni Non Portano Qui Carmagnola 2014 - Cantautoriale, Indie, Elettronica

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Canto di posti e vite con la chitarra e il sintetizzatore. Cantautore da colonna sonora.

Che ne dite di una gita sui colli? No, non in vespa con le ali sotto i piedi, si va in macchina che tanto si parcheggia facile lassù e possiamo ascoltare Vasco Brondi allo sfinimento, poi stendiamo la copertina e guardiamo per aria vaneggiando di argomenti a caso: politica, globalizzazione, religione, lavoro, sesso, magari anche ci sfoghiamo un po' imprecando contro il governo che non servirà a nulla ma è tanto liberatorio. Così si fa anche nel disco de I Treni Non Portano Qui, si imbraccia l'acustica, si buttano giù i pensieri su un foglio come vengono, una vaga indole poetica c'è, gli amici che danno man forte anche, con qualche percussione e una fisarmonica, c'è anche quello bravo che si destreggia con l'elettronica e un paio di modulazioni da tastiera ce li incastra, sembra uscire una buona miscela per un motore a quattro tempi. È la musica che ci serviva per stare bene ed essere noi.

Sei pezzi ispirati, di puro carattere cantautorale, eclettica ed eterogenea la scaletta, distinti e chiari i disegni dei testi, "Peremilia" ad esempio, con ironia e un bel ritmo di immagini descrive un momento preciso in cui Bologna si ferma e si guarda allo specchio, prima di mandarsi affanculo da sola. I cambi di genere all'interno delle stesse canzoni sono particolari non da poco, sono bravi musicisti quelli di "Carmagnola", dal folk al noise al reggae con agilità, i filtri alle fotografie vanno usati bene. L'album si sfoglia veloce ma i percorsi sono notevoli: si passa dall'Emilia a Parigi, dalla Bibbia agli amori scolastici passati che erano solo sorrisi a centoventicinque denti. I Treni Non Portano Qui, ovvero Valerio Casanova, hanno ispirazioni e loquacità musicale davvero sensate, una volta finita "Deleuze", ultima traccia del disco (che le montagne russe di synth tanto fanno per raggiungere "Impressioni di Settembre" della PFM), si ha come la voglia di andare avanti per vedere cosa c'è dopo, solo sei canzoni? Troppo poco per la quantità di situazioni e lavoglia di descriverle suonando. Consideriamo questo ep un trailer che c'entra in pieno l'obiettivo di catturare, il coming soon di qualcosa di bello certamente.

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La recensione Carmagnola di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-11-04 00:00:00

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