Ep grunge di quelli proprio no
Non sono riuscito a trovare molto sulla biografia di questa band novarese. A naso direi che è gente con una certa esperienza alle spalle e che, magari dopo parecchi anni di pausa, è tornata a suonare. Non che sia fondamentale saperlo ma confermerebbe due cose: c'è una buona padronanza degli strumenti, c'è una buona sicurezza in quello che si propone. La registrazione è decente, non buonissima ma decente. E sicuramente abbiamo tra la mani una band che suona oggi ma che ha lasciato il cuore nei '90, se non prima (il doppio pedale in "E' solo vita" nasconde un retrogusto metallaro tutto anni '80).
Ribadendo cosa già detto all'inizio: sanno suonare, il gruppo è compatto e c'è anche un discreto tiro. I singoli strumenti non esagerano nella ricerca sonora (e non chiedo di superare le nuove frontiere della distorsione, basterebbe semplicemente un qualcosa di meno piatto e più stuzzicante) ma è difficile capire quanto sia colpa loro e quanto di chi li ha registrati. E poi hanno una certa arroganza - in particolar modo il cantante: non sembra aver paura recitare la parte del tipo viscido e cafone - che per una band rock è quasi una ragione d'essere. Le note positive, e di conseguenza l'ep degli Exstasi, finiscono qui.
E' una band fuori tempo massimo per il genere scelto e modo di riproporlo. Non vanno oltre lo standard del pezzo grunge sporco, mediamente veloce, senza l'aggiunta di grosse acrobazie o tempi dispari. La voce è sì languida e abbastanza personale ma per quanto si sforzi ad urlare non è mai il vero motore del brano, al massimo resta un contorno, a volte non la noti quasi. I testi in alcuni casi sfiorano certe volgarità gratuite ("Buio Pesto") al limite del patetico. E quindi anche il carisma del frontman, traccia dopo traccia, inizia a ingiallire. Mi spiace, non è il peggior disco ascoltato questo mese ma poco ci manca.
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La recensione L'Anima è Liquida ep. di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-07-16 00:00:00
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