Pugno dopo pugno, leggero e veloce, ti mette all'angolo. Avresti mai scommesso su un'esile boxeuse?
Si raffigura con l'aria da dura, i tratti stilizzati dell'eroina a fumetti, imbraccia un bazooka da revival di "Scuola di polizia" mentre dietro un'esplosione semina il terrore. La cover dell'album di "Senza Fine" sembra fare l'occhiolino all'iconica grafica di "Hanno ucciso l'uomo ragno" degli 883, ma Loop Loona non porta la maschera come l'uomo ragno, no, lei è un anti eroina. E siamo solo alla copertina.
Schiacci play e subito ti becchi la ramanzina di Loona "I rapper sessisti hanno dei problemi personali". Ma va. Prende respiro e sale sul ring, piano piano la locusta - come si definisce la rapper nell'omonimo pezzo d'apertura - ti mette all'angolo. Avresti mai scommesso su un'esile boxeuse? Magari all'inizio le prendi anche piacevolmente, sorridi senza schivare, il punto è che Loona non rallenta più. La sua storia inizia con le parole di una ragazza del sud, perché il Freccia Rossa avrà anche accorciato i tempi, ma non le distanze, e questo Loop Loona lo sa. Un accento importante, un fraseggio calibrato che ci porta in questo suo viaggio di risalita dello stivale, dal tacco all'interno coscia. Alla base c'è una ragazza dalla pelle dura, schietta e veloce, intenta a scardinare un gioco da uomini colpendoli, a volte amandoli, altre volte ignorandoli. Sono uominicchi quelli di cui scrive la rapper calabrese, gangsta di carta pesta ("Dalle mie parti") pupazzi ("Agatha Christie"), demoni ("Iniziazione") e amanti ("Senza Fine") che la rapper affronta perché ha più palle di una drag queen, verso che fa il coro al "Forget your balls and grow a pair of tits" di Lily Allen memoria. Una lingua a briglie sciolte che rallenta sulle lascive curve r&b ("Agatha Christie") e accelera nelle ripide discese hardcore ("Venere", "Locusta", "Dalle mie parti"), seguendo il percorso disegnato dalle strumentali, virili e sensualmente maneggiate,
Un po' Lily Allen un po' Nelly Furtado ai tempi della collaborazione con Timbaland, tra titoli evocativi e femminili Loop Loona si dimostra un concentrato di buone promesse. Ancora intenta a togliersi qualche sassolino dalla scarpa mentre noi rimaniamo in attesa dei fiori e della leggerezza, che spesso ci dimentichiamo quanto sia fantastica anche nel mondo del rap.
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La recensione Senza fine di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-07-18 00:00:00
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