Un riuscito riadattamento di "More" dei Pink Floyd.
Si può rifare un disco fondamentale ed enorme, sebbene raramente citato tra le pietre miliari del rock, come “More” dei Pink Floyd, anche solo in parte? Operazione rischiosa da sempre, per il confronto con il monumento assoluto che è la pietra di partenza e di inevitabile paragone, spesso votata al fallimento, e che però stavolta si può dire pienamente riuscita.
Sarà perché “More” è meno famoso di altri lavori floydiani, sarà perché la scelta di discostarsi, ma non troppo, dagli originali, seguendoli invece laddove mostrano tutti i carismi della classicità che vince il tempo, paga, fatto sta che l’operazione dei forse estemporanei Floyd’s Pop (alla voce c’è il calabrese Adriano Modica di Trovarobato) è vincente e convincente.
“Di più”, traduzione perfetta di “More”, è un viaggio musicale ben eseguito (ottimi strumentisti), ben arrangiato, ben registrato che riattualizza il disco dei primi Floyd svelandone la classicità senza tempo: quando in “Non parli mai”, cover di “Crying Song” si sentono basso e chitarre fedeli all’originale, ma che rimandano a “Come è profondo il mare” di Lucio Dalla, si scopre come come “More” abbia agito in profondità anche sulla storia della musica italiana (un altro capitolo sarebbe da scrivere su “The Nile Song”, qui non presente e letteralmente copiata dagli Skiantos nella loro “Largo all’avanguardia”, cambiandone solo la ritmica, in perfetta aderenza a quanto proclamato da Freak Antoni). Ottima poi la scelta di tradurre spesso, non sempre, i testi in italiano, attualizzandoli o cambiandoli quando necessario. Presente anche “Rain In The Country”, non compresa in “More” e scartata da Michelangelo Antonioni per la colonna sonora di “Zabriskie Point”: uno dei pezzi che, a posteriori, si possono definire uno studio per “Brain Damage”. Si aspetta il “Volume II”, che dovrebbe contenere altri cinque riadattamenti di “More”. Intanto, godiamoci “Di più”.
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La recensione Di Più - Vol I di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-09-17 00:00:00
COMMENTI (1)
Avendo già espresso il mio apprezzamento quando l'album è stato disponibile online rinnovo i miei complimenti al gruppo per il coraggio e per il risultato finale. Sono anch'io in attesa del Vol. II.