Vincere a Recanati è (quasi) sempre garanzia di qualità. E i Quarta Parete, che il Festival se lo sono aggiudicati nel 2000, non sfuggono a tale regola. Dipendesse solo da loro, quel ‘quasi’ messo tra due parentesi, si potrebbe anche evitare. Da non perdere, invece, questo mini cd, per meno di un quarto d’ora di musica, che allinea quattro canzoni intelligenti e piacevoli, dall’impatto assolutamente immediato. “Corrente” è un dischetto che, pur rimanendo ancorato alle sonorità del rock italiano degli anni ’90, si dimostra in grado di offrire numerosi spunti di interesse. Che vanno al di là di una pur interessante formula attraversata da un piglio energico, con chitarra in primo piano ed un’attenzione rivolta a cercare il giusto equilibrio tra melodia e ruvidezza (fa eccezione la sola “Dalla croce”, più vicina alle dimensioni di una ballad). La parte migliore di “Corrente” sta tutta nell’interpretazione vocale di Fabrizio Panza e Roberta Carrieri: i due non sono solo i protagonisti del cd, essi rappresentano, semplicemente, l’essenza dei Quarta Parete. La loro impostazione vocale è il valore aggiunto di questo cd, impreziosito da una teatralità non eccessiva ma, senza dubbio, di grande rilevanza estetica. È un piacere sentire l’incedere di due voci che si rincorrono in modo istrionico, senza, per questa ragione, diventare esageratamente plateali: l’ascolto della conclusiva “Angelo bianco dagli occhi cerchiati” è, forse, l’esempio migliore di questi felici scambi. Se aggiungiamo il lavoro sui testi, molto di più, come ogni tanto accade, di qualche parola messa giù a caso, il cerchio si chiude. I riferimenti vagamente surreali e la ricercatezza nell’estensione delle liriche dovrebbero convincere anche i più scettici sul valore della band.
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