Disco piacevole e più maturo, che però pecca ancora in originalità e fantasia
Il nuovo disco dei Wendy?! inizia soft per poi esplodere come ogni disco rock che si rispetti. È “Brain drain” a dare il via a questo nuovo lavoro dal nome “Notebook”, il secondo, uscito a due anni di distanza dal precedente. All’inizio sembra un brano lento e melodico, poi scoppia di energia, urla, elettricità che percorre corpi e voci.
“Lover’s lies” continua sulla stessa linea energica, senza dimenticare la melodia; “I’m sick” si costruisce su ripetizioni ossessive e distorsioni che ne sottolineano la tragicità; “Halleluja, I’ve got a gun” rallenta il ritmo e tutto sembra andare a rallentatore, si interrompe più o meno a metà con suoni che sembrano rievocare spazi aperti, vento ed acqua che scorre, poi cresce progressivamente, come se iniziasse un altro brano, e si conclude all’improvviso all’apice della sua forza. In questi brani iniziali c’è tutto l’andamento del disco, che sale e scende continuamente, tra accelerate e rallentamenti nel ritmo.
Rispetto al disco precedente i suoni sono più curati, legati tra loro e ben amalgamati. È un disco più maturo e anche i testi appaiono più attenti. La voce di Lorenzo Canevacci è sempre sufficientemente profonda e ricorda le grandi voci del rock internazionale più classico. È proprio questa la tradizione a cui i Wendy?! devono molto, e tutto è fatto bene: gli strumenti combaciano tra loro, le distorsioni sono sempre al punto giusto, il ritmo cresce e cala senza scadere mai nell’eccesso. Insomma, è un disco assolutamente piacevole e ben fatto, ma originalità e fantasia sono ancora da migliorare.
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La recensione Notebook di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-11-28 00:00:00
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