Mini cd autoprodotto per i siciliani Camurria, simpatico sestetto devoto ad un rock senza troppe pretese, alla base del quale spicca una buona dose di sana tendenza al non prendersi sul serio. Tre i pezzi presentati nell’omonimo “Camurria”, la cui caratteristica sembra essere quella di una certa povertà dal punto di vista degli arrangiamenti (la mancanza di fiati, ed il relativo ricorso al synth, in “Sugnu cunsumatu”, grida vendetta), bilanciata, comunque sia, da una non disprezzabile vena creativa. Buono il già menzionato pezzo di apertura, nonostante i problemi di cui sopra, nel quale i ragazzi danno vita ad un pezzo piuttosto positivo e spensierato (almeno così sembrerebbe, il fatto è che la lingua usata è il siciliano…), giocato su atmosfere rockeggianti, ma senza esasperazioni. “Diserterò”, bella canzone (questa volta in italiano) contro la guerra, ed il tradizionale “Vitti ’na crozza”, invece, hanno un retrogusto arabeggiante che rende entrambi i pezzi molto particolari, inserendoli in un contesto nel quale il rock e la world music riescono a fondersi senza dar vita ad ibridi dai quali tenersi lontani. Bravi, quindi i Camurria, anche se li aspettiamo sulla lunga distanza.
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La recensione single di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-07-09 00:00:00
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