Una personalissima declinazione del rock classico attraverso una one-man band.
“The Uanstupidmenbend “è un progetto solista dietro cui si cela il genovese Fannio Fazzillio, polistrumentista che celebra il lustro di attività con il sesto album, un lavoro studio intitolato “Stu Pidmann and His Fabulous Electrify Band”.
Dieci tracce totalmente calate del mood anni '60: l'intro permette di assaporare un'atmosfera woodstockiana che pervade l'intero ascolto; Fazzillio determina efficacemente il perimetro delle proprie influenze musicali e non è difficile ritrovare Grateful Dead e Pink Floyd nelle sonorità e nelle composizioni dei brani. Il connubio melodico/tecnico marcatamente dissonante nasconde in realtà un ricercato lavoro sui tempi e sugli accenti, il tutto si sposa bene con i testi scritti e cantati dall'artista ligue, volutamente scanzonati.
È paradossale che proprio la coesione artistica del lavoro risulti, sulla lunga distanza, una caratteristica da puntellare: i pattern rischiano di stancare, brano dopo brano, l'ascoltatore che magari non conosce approfonditamente l'impronta musicale di Uanstupidmenbend. Nel complesso, il sesto lavoro di Fannio Fazzillio si distanzia con successo dai canoni discografici cui siamo abituati anche negli ambiti meno convenzionali: è una personalissima visione del rock definito “classico”, con tutte le sperimentazioni ed i rischi che ne possono conseguire. Un disco con cui bisogna fare prima conoscenza per poi scoprire (ed apprezzare) brano dopo brano.
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La recensione Stu Pidmann and His Fabulous Electrify Band di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-01-14 00:00:00
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