Cinque canzoni curate e prodotte davvero bene. Un bravo cantautore con il gusto per gli anni 80 italiani
Eduardo de Felice è un bravo cantautore. Diciamo che i 5 pezzi qui proposti potrebbero essere divisi in due gruppi: un primo con un uno stile a cavallo tra i 70 e gli 80 italiani, e un altro dove gioca con canzoni più pop.
"E se per caso": è come voler prendere "1950" di Minghi e immergerla in un arrangiamento lievemente funk, con una voce triste, con questa base elettronica che non sapresti come posizionare nel tempo. Ricorda un po' Battisti, un po' "Vita" di Morandi-Dalla. Ci sono anche strumenti più stranianti, la tromba quasi alla Cousteau e quel synth leggermente fuori luogo, ma l'impressione è che tutto sia perfettamente equilibrato, con un certo fascino retrò che non sapresti come definire altrimenti. "Chissà se ci pensi" ricorda più Raf, una ballata con tanta chitarra acustica e una piccola base elettronica. "Ti sento" inizialmente è più vicina a Carboni per poi virare su cose alla Zarillo, il mood è calmo, con fiati eleganti e tanti strumenti di contorno. Ora, non vorrei essere preso alla lettera, ma in queste tre traspare un malinconia di fondo, certo gusto per sonorità più indietro con gli anni. Le due rimanenti ("La soluzione", "Sono solo fantasie") invece sono sono decisamente più allegre e solari, vuoi per quelle marcette con fiati da banda di paese o anche solo per un'animo più disteso. Sicuramente si avvicinano di più a cosa potresti sentire in radio oggi.
L'ep è prodotto veramente bene: i suoni sono ottimi, le cinque canzoni sono scritte con tutti i requisiti che un pezzo pop deve avere, o quanto meno fanno del loro meglio per essere al tempo stesso divertenti, personali e sentite ma mai eccessivamente tristi. I difetti possono essere riscontrabili in una pacatezza che ha il retrogusto di non voler affondare fino in fondo i denti in un sentimento veramente onesto e potente. Il rischio è di rimanere un sottofondo piacevole ma non molto di più. Stiamo parlando di cose facili, per definizione di genere, e questo ep non è ancora abbastanza capire se De Felice abbia tutto il talento necessario per scrivere cose importanti. É presto per dirlo e preferisco rimanere ottimista. Vedremo come si muove in futuro.
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La recensione Viaggio di ritorno - EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-07-23 00:00:00
COMMENTI (2)
Effettivamente "viaggio di ritorno" ha un certo fascino retró, potrebbe essere un vinile... così, un po' vintage.. che mi riporta con la mente ad un Battisti anni '80!
Lo trovo assolutamente equilibrato, con arrangiamenti raffinati... insomma ben fatto!!!
E se accendessi la radio in questo momento mi piacerebbe ascoltare "sono solo fantasie"; forse è solo un modesto parere personale, ma credo sia il pezzo più adatto a dare una visione d'insieme dell'intero ep.
Disco davvero ben fatto! Ad ogni ascolto si scopre un nuovo dettaglio curato che valorizza maggiormente musiche e testi.