Tornano i Van Cleef Continental, con un ep che vira piacevolmente verso lo stoner
Non mi aspettavo simili evoluzioni dal progetto Van Cleef Continental: dopo due dischi di rottura rispetto a quanto proponevano i Bogartz, immaginavo sviluppi nettamente diversi, fors'anche influenzato dal disco solista di Andrea, quel "Sundog" in cui le strade battute non erano certo riconducibili alle sonorità di questo ep.
"Cleefhangers" si lancia infatti in territori molto più hard del passato, flirtando con lo stoner e a tratti con il prog, quasi ad annullare ogni legame con quanto pubblicato fino a ieri. Si rimane perciò disorientati di fronte all'iniziale "Drive", 4' bevuti d'un fiato in cui la fonte a cui la band si disseta non può che essere quella dei Kyuss. Quando però qualche riga fa accennavo al prog mi riferivo alla successiva "Sanctuary II", probabilmente il pezzo forte del disco con il suo quarto d'ora di durata: una lunghissima cavalcata caratterizzata da un saliscendi sonoro che comprende tanto i Fu Manchu quanto i Warrior Soul (nelle battute iniziali), per poi sfociare in una fase centrale costruita su un giro di basso ipnotico, quasi fosse un mantra. Molto più avanti farà la sua comparsa la chitarra che stavolta sì richiama le sei corde di Josh Homme. Dopodiché il brano ritorna sugli stilemi iniziali per un breve lasso di tempo, finché non subisce una nuova - e stavolta definitiva - metamorfosi, trasformandosi in ballata.
Da qui in poi l'ep prende - almeno in parte - la vena solista di Andrea, visto e considerato che il dna degli ultimi due episodi tradisce parentele strette con "Sundog". Curiosa la scelta, a riprova della tesi appena esposta, che la conclusiva "Quiet drive" sia sostanzialmente la reprise del pezzo d'apertura, in una versione acustica e rallentata allo stesso tempo, quasi a chiederci quale delle due si preferisca.
Decifrare adesso cosa ci possa riservare "Unda maris", il disco di cui queste 4 tracce sono un'anticipazione, è alquanto complicato. Per ora gli indizi sembrano indicare comunque qualcosa di buono.
---
La recensione Cleefhangers [ep] di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-08-22 00:00:00
COMMENTI (1)
c'mon!