L’inestricabile colonna sonora di una coreografia concettuale
"Insecto" è lo spettacolo della Compagnia di Danza Contemporanea MUVS, per cui Mulee ha composto la colonna sonora. L’intero lavoro, quindi, è da leggersi in modo coreografico, strettamente funzionale ai movimenti dei ballerini. Altrimenti, risulta un misto di suoni e ritmi senza né capo né coda. La coreografia che la musica instilla nella nostra immaginazione non è certo la narrazione di una storia, ma un movimento concettuale, di certo materico, pesante, di corpi che inseguono un’idea da esprimere. Presente, in questo lavoro, un richiamo a certe tendenze presenti anche in un certo tipo di teatro (ma altrettanto nella musica), che si vuol definire d’avanguardia, mentre il più delle volte risulta semplicemente incomprensibile, oscuro ai più, che sarebbe poi il pubblico.
"Insecto" non vuole raccontarci niente, bensì raffigurare un’idea ambigua, sorretta da una virtuosa e spigolosissima atmosfera dark, che gravita attorno all’immagine dell’insetto. Un’immagine che anche la musica si sforza di esplorare, piena di repulsione, ma anche fascino, inafferrabilità, ma poi di nuovo repulsione, molta repulsione. I suoni si sommano e si mischiano per produrre l’inquietudine del simbolo e l’instabilità della metamorfosi.
Già dalle prima battute, il linguaggio musicale si perde per reggere una tensione che non si solleva mai, risultando fastidioso e anche un po’ noioso. La ricerca implode in se stessa e diventa la catastrofe del concettualismo: incomprensibile e pure troppo distante, ben poco affascinante.
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La recensione INSECTO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-01-31 00:00:00
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