Ultimamente stanno uscendo diversi gruppi caratterizzati da coppie opposte: una voce femminile un po' eterea e una maschile certamente piu` cattiva, suono e rumore. I Kleinkief appartengono a questo filone e sembrano la copia 'kattiva' degli Scisma, cattiva non nel senso che sono peggio, ma nel senso che si spingono piu` in la` nel rumore e nelle dissonanze, sono piu` noise.
Il nome KleinKief e` l'unione di due parole: 'Klein' e 'Kief', 'Klein' e` il protagonista di un romanzo di Hesse, una figura un po' complessa, un potenziale omicida ossessionato, che finisce col suicidarsi per non nuocere ai suoi familiari; 'Kief' e` una parola di origine orientale che sta per 'pace dei sensi'. Cosi` il nome del gruppo riassume le caratteristiche del suono che produce, oscillando tra tenui melodie e travolgenti rumori. A volte si ha come l'impressione che i rumori creati sfuggano al controllo e scorrano via impetuosi senza nessuna guida ("Alter ego"), ma nella maggior parte dei brani le voci, i rumori, i ritmi e le note avvolgono ("scarpe nuove", "dostoevskj") e trascinano ("psyco 41") l'ascoltatore. Hanno fatto da supporter a Prozac+ e a Blu Vertigo e questo primo CD e` un buon punto di partenza per farsi strada. Un po' pesante l'ultima traccia, di dieci minuti...
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