Sul proprio sito, La figlia del dottore si definisce una solita band di musica italiana. Ed effettivamente è proprio così che arriva all'orecchio. L'ultimo singolo del gruppo torinese è estremamente tricolore nella sua non-innovazione. Si intitola "Ti prenderò per mano" ed è un singolo riproposto a un anno di distanza dalla sua effettiva uscita.
Si percepisce la volontà di restare ancorati a una sorta di italianità, a partire dal sound. "Ti prenderò per mano" è un pezzo che fa tanto radio (nostrana) a cavallo tra gli anni '80 e gli anni '90. Semplice pop estivo, con qualche riff timidamente rockettaro. Senza grosse pretese, orecchiabile, che ti capita di ascoltare in spiaggia al chioschetto dei gelati, mentre aspetti di ordinare il ghiacciolo alla Coca-cola, prima di tornare al tuo ombrellone.
Il testo è debole, senza pretese e scanzonato, (magari volutamente) sconfinante nella banalità: "Ti prenderò la mano / ti porterò lontano / La testa tra le tue mani / Andiamo c'è festa fino a domani" non ambirà al premio Tenco, ma in inglese, forse, avrebbe avuto un impatto migliore, sempre nell'ambito del "già sentito".
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