Electronic dance music ragionata, intelligente: ascoltare per credere (e tacere).
“È tutto sedimentato sotto il chiacchiericcio e il rumore” (La Grande Bellezza)
Non trovando un modo sufficientemente efficace per introdurre questa band ed il suo nuovo ep, ho scelto una citazione del tutto estranea alle atmosfere di “The Cannibal”, ma forse utile per comprendere la “missione” che i The People Speak sembrano essersi prefissati da cinque anni a questa parte.
Le persone parlano, il messaggio è esplicito. Quello che invece è un po’ meno esplicito - ma lo si comprende non appena premuto play - è che questi quattro ragazzi pugliesi sono intenzionati a farle tacere. Fin dalla prima traccia, non si può fare a meno di iniziare a ballare e quindi dimenticare qualsivoglia argomento di conversazione. Si viene subito scaraventati in un mondo parallelo (quello della copertina) fatto di tonalità accese e vinili d’altri tempi, paesaggi verde fluorescente ed esseri viventi fucsia. Il tutto collegato al nostro mondo da una mano invisibile, attraverso un semplice e sottile filo. La sensazione è simile con “Sticktronic”, anche se nuove suggestioni affiorano secondo dopo secondo. “Run, Jump & Step” invece è la colonna sonora perfetta per un allenamento in palestra: correre, saltare ed avanzare, come in una corsa ad ostacoli infinita. Più si bruciano calorie, più la voglia di fermarsi diminuisce, e non sarà certo la title track finale a fermarci.
Il punto di forza di queste quattro canzoni, che potremmo genericamente definire EDM, sta tutto nella capacità che hanno di divertire e movimentare, senza per questo risultare limitate: disco music intelligente, ragionata. Ascoltare per credere (e tacere).
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La recensione The cannibal di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-31 00:00:00
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