4 ragazzi canturini innamorati dell'electro-pop di fine anni '90 che potrebbero fare grandi cose.
Gli MSTR (acronimo o cos'altro?) sono 4 ragazzi canturini innamorati di quell'electro-pop di cui probabilmente si sono cibati (e col quale si son formati) tra la fine degli anni '90 e il decennio scorso. 3 anni fa decidono quindi di provare a darne la loro versione e questo ep di debutto è di fatto il primo vagito.
Le 6 tracce rimandano ad un immaginario sonoro che pesca, in ordine sparso, dai Soulwax ai Subsonica passando per Mylo, gli Hot Chip, i Bluvertigo e finanche dagli Amari. Chiariamo subito: nonostante le influenze appena snocciolate, non si tratta di un esordio fulminante, perchè di aspetti su cui lavorare ce ne sono diversi. Innanzitutto l'uso del congiuntivo, che su "Tutte le rock band" viene bellamente ignorato e, purtroppo per loro, si sente come un pugno allo stomaco.
Certo, a primo acchito non sono i testi la parte forte di questo ep: quando il quartetto prova ad essere dissacrante ("I giovani bevono la droga") il risultato é appena sufficiente, mentre va già meglio quando stilisticamente si avvicinano agli Amari ("Via di qua"), riuscendo ad azzeccare una probabile hit con un'ottima produzione di suoni. Anzi, se mai decidessero di pubblicare un 45 giri, l'ideale b-side sarebbe "Non mi passa più", un buon incrocio tra i primi Subsonica e gli stessi Amari del periodo di "Grand master Mogol".
Ribadisco: c'è ancora molto da lavorare, soprattutto sulle liriche... e soprattutto quando gli MSTR scelgono un approccio funny. Però musicalmente ci siamo: la proposta é a fuoco e la band mostra una sicurezza notevole quando si tratta di assemblare i suoni. Molto probabile che ne sentiremo parlare più avanti.
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La recensione ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-01-28 00:00:00
COMMENTI (1)
quando suonano dal vivo ci si dimentica l'uso dei congiuntivi ;) anche max pezzali li sbagliava ahahaha
nella definizione di electro pop mancano 2 aggettivi : funky rock, attenzione ai quei 4!