Un new prossegive rock pulito, con una buona dose di energia e delicatezza al tempo stesso
Non c'è dubbio: i Kaos India con “The Distance Between” sono riusciti a produrre un sound pulito, energico e allo stesso tempo delicato. Prezioso per il risultato finale è il contributo dei testi che dipingono stati d’animo complessi giocati sul tema della distanza, intesa come spazio tra due entità, che a volte si comprime e diventa vicinanza, altre invece si dilata trasformandosi in lontananza.
Introduce il disco la traccia strumentale “Nightfall” che si apre con un arpeggio leggero di chitarra elettrica, e un ritmo scandito dalla batteria come le pulsazioni del cuore. Sembra dire: “Mettetevi comodi, chiudete gli occhi e ascoltatevi dentro”, salvo poi continuare nella successiva “Overlover” con un riff molto incisivo dai toni tipicamente hard rock.
Si rallenta a metà disco con “Underego” che ha un crescendo ritmico sul finale, e chiude con note dal lungo sustaine per trovarsi subito dopo in un attacco dal sapore arabeggiante.
Le ultime due tracce conducono con delicatezza verso la fine, e lasciano nell’aria una benefica positività (“I forget the pain and no more / why on a green field it's always been more than I need / now I can see so I wanna thank you everyday”), complice anche l’utilizzo di un’effettistica che combina con sapienza l’uso dei riverberi e dei delay.
I Kaos India propongono un new progressive rock di tutto rispetto dove l’alternanza tra ritmiche ora più complesse ora più morbide, crea un interessante contrasto con armonie più dilatate e “rotonde”. Il risultato è un sound di buona qualità.
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La recensione The Distance Between di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-11-11 00:00:00
COMMENTI (1)
Bene, molto bene!
Grazie Ornella, ci fa piacere soprattuto che tu abbia colto il riferimento alle pulsazioni del cuore, con cui abbiamo deciso di aprire l'album.