Testi ironici (ma poco brillanti) conditi da electro pop non esattamente innovativo
Si intitola ironicamente “Tutti i successi” l’album di esordio di Lucio (un omaggio al grande Lucio Dalla?) della coppia artistica Giuseppe Lanno - Antonio Russo, giovani studenti al DAMS di Bologna.
Il disco è composto da cinque tracce in cui i testi hanno uno spazio e un'importanza fondamentale: i brani calcano il registro sull’ironia, anche se sembra manchi quella brillantezza che li renderebbe indimenticabili.
Ad accompagnare le parole cantate con una timbrica cavernosa, uno spumeggiante electro pop tanto godibile quanto prevedibile.
Ad apre le danze (è proprio il caso di dirlo) il vorticoso brano “Lucio non esiste” (quasi un piccolo pamphlet) seguito da “L’importante è perdere”, impreziosito dalla voce di Simona Norato, produttrice artistica del progetto. Si arriva nel mezzo, con la cover di “Jingo” di Santana, in cui la chitarra elettrica si mescola con sonorità sintetiche.
“Gratis”, che vede un featuring di Serena Ganci, si apre con voce ed ukulele per poi scatenarsi in note compulsive. La fine arriva con “Rita”, brano in cui compaiono il pianoforte e la fisarmonica che accompagnano, con toni più rilassati e caldi, i cori in fade out del disco. Poco di nuovo sotto il sole, purtroppo.
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La recensione Tutti successi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-09-22 00:00:00
COMMENTI (1)
La mia opinione verte su un ossimoro dedotto dalla sopraccitata critica.
Ad ogni modo rilevo, per mia inenarrabile incompetenza, un effluvio di "gesti" all'interno di ogni singolo brano.
Il primo tra questi è il traghettamento che subisco dall'amaca sull'incipit di "Gratis" che mi sballotta dalla quiete alla frenetica festa di colori,musica e parole leggere.
Detto questo scendo un altro gradino e mi ritrovo in una stanza psichedelica e non so se vedo esistere me stesso a causa del dubbio che "Lucio non esiste" riesce ad in infondermi......ammetto con angoscia!!
Ora.....premesso che sto malefico maglione sta una picata a chiunque, data la sua qualità di far sembrare grassi; ma il concetto ironico-neandertaliano che sta in "L'importante è perdere" è tutto rinchiuso nella verità più struggente della peggior frangetta tagliata col righello, capace di essere superata solo dal donare la propria carne.
Ok.....prendo ancora l'ascensore e vado su, non da Beatrice, non da Silvia, ma probabilmente dalla coinquilina di quelle del nono piano...da "Rita".......che però la sfiga è perfettamente equiparabile a quella delle più blasonate. Però, in fondo, l'aurea di misticismo-passione-amore-campeggio che si respira non è da poco: si anima il cuore.
Bhe, in garage, al piano -1 d'un balzo.....Ingresso dell'Inferno-trattoria-zoo dalla porta principale con "Jingo".....troppo anche per quegli ambienti caldi, tanto che si aziona perfino l'allarme antincendio.
Grazie Lucio per il viaggio, continuate a navigare a vista.....la macedonia che mi avete fatto gustare contiene i giusti di livelli di saccarosio, scopo esistenziale...si sa!!!