Rockabilly rules, ok. Ok nel senso di "alla grande", nel caso dei parmensi PaulMadGang. Che ciuffetti imbrillantinati, schitarrate e contrabbasso a dettare il tempo non se li fanno certo mancare. Ma senza nulla togliere al loro enorme amore per gli anni Cinquanta, si concedono qualche leggera scappatella, più che gradita nell'economia di un disco come "Riding with me", il primo composto da loro inediti: ad esempio con certo country-folk bucolico (qualcuno ha detto Nitty Gritty Dirt Band?) in "Home again", con gli immarcescibili Stones che sono l'ingrediente segreto nel cocktail di "Vodka & gin", con il blues (nel senso proprio del termine, e non solo del genere) in "You awful girl".
E se "Riding with me" è un po' la loro "Too hip, gotta go", e "Tequila dam" uno strumentale di quelli da medaglia (per la composizione ma anche per la tecnica e l'interpretazione dei musicisti), sono forse la visione d'insieme e la capacità di contaminare, senza strafare e senza prendersi troppo sul serio, i maggiori pregi di questa band: potrebbero essere (e sicuramente in parte lo sono, visto che il progetto funziona bene, in Italia e all'estero) il segreto per distinguere i PaulMadGang dalle tantissime formazioni del genere magari anche tecnicamente valide ma spesso troppo uguali tra loro. Non devono far altro che continuare a fare quello che già stanno facendo. Avanti tutta.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.