Un oceano di suono distorto e riverberato
Nella presentazione del disco si ripete due volte che il perugino Furtherset ha 19 anni. Siccome l'essere giovani non è di per sé una virtù (e, come ricordava, fra gli altri, anche Dj Ralf, allo stesso modo l'essere vecchi non è un difetto), e siccome a fare la lista di musicisti che a 19 anni avevano già ottenuto risultati eccellenti si farebbe notte, salto a piè pari il discorso e punto dritto alla musica.
Furtherset affoga i suoi lunghi brani in un oceano di suono riverberato, di distorsioni e di flanger sui pad (e in alcuni casi persino sulle sparse batterie), avendo sicuramente l'elettronica come riferimento formale ma, nel risultato sonoro, puntando decisamente verso due direzioni: 1) la cosiddetta “neo-psychedelia” di gruppi come Animal Collective; 2) il cosiddetto “nu gaze” di gruppi come M83. In particolare l'uso della voce, in alcuni casi piuttosto acerbo (“Be Someone Else”), fa pensare ad un tentativo in direzione pop ma con una marcia sperimentale in più. Se il risultato in prima battuta può essere esaltante (“U (No)”), sulla lunga distanza l'ascolto si fa monotono. Meglio puntare all'edizione in cassetta, più concisa rispetto a quella in digitale (dove sono presenti due tracce in più). Detto questo, dato che Furtherset ha pur sempre 19 anni, sarà bene segnarsi il nome in attesa di più convincenti prove future.
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La recensione How To Be You di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-09-02 00:00:00
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