Un compositore un po' strambo ma capace di creare un lavoro di bella musica classica, in tutti i sensi
Monobjo si presenta con una maschera da aquila in testa e sei brani d’altri tempi tra le mani. E sono altri tempi davvero. Il modello di riferimento è l’opera più nota del russo Modest Petrovič Musorgskij, “Una notte sul monte calvo”. È musica classica contemporanea: rigida, barocca, strumentale. La grandeur alla quale Monobjo aspira è evidente. Queste sono tracce che vivono di eccessi, di virtuosismi e di stati d’animo segnati dalla malinconia. “Sweet Times” è quasi una versione da camera dei Sigur Ros, con alcuni deliziosi archi in sottofondo e una melodia dolente di pianoforte. “Six Steps” ha un piglio più accademico ma non lezioso, anzi l’atmosfera è particolarmente raffinata. Come raffinato è Monobjo: un compositore forse un po’ strambo, sempre a un passo dall’esagerazione ma capace in ogni caso di creare un lavoro molto curato e interessante. Musica classica, appunto.
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La recensione Derisanamscope di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-11-24 00:00:00
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