Storia di un viaggio
I chietini In Soul Veritas hanno abituato i propri ascoltatori a una continua evoluzione della loro musica. Un'evoluzione non rapida e drastica ma tenue e lenta che traccia un continuum tra il primo lavoro e "Metallurgia", passando per le rispettive prove soliste dei componenti del gruppo. E questo è avvenuto, grosso modo, per ogni aspetto dei lavori del quartetto: musicale, testuale, tecnico ed esecutivo.
In questo caso, il titolo della nuova prova suggerisce il carattere che più di altri è stato oggetto di questi cambiamenti, quello relativo alla musica, che grazie alla collaborazione con diversi musicisti vede la predominanza di suoni legati al metallo e alle sue leghe, conferendo al lavoro una compattezza invidiabile.
Al di là dell'aspetto musicale, però, il lato più interessante dell'ep è rappresentato dal suo concetto, o almeno da quello percepito personalmente.
"Metallurgia" è la storia di un viaggio, un viaggio che parte da una condizione personale costretta a fronteggiare uno stato mentale freddo, lontano dal calore del sole, e avvolto dalle tenebre, che porta a un irrigidimento verso i sentimenti umani. La salvezza è proprio nell'altro, nell'essere umano, che grazie alla passione, allo sforzo e all'affaticamento aiuta a riprendere coscienza del proprio corpo e della propria carne. Grazie a questa epifania si riesce a dare una svolta al viaggio, intravedendo la direzione da seguire che condurrà ad una nuova primavera, a una rinascita personale.
Un lavoro, dunque, che nonostante un eccessivo uso di tecnicismi, di immagini complesse e strutture ricercate, presenta una sua concretezza che necessita di più di un ascolto per essere colta a pieno. Come ogni continuum che si rispetti anche quello musicale degli In Soul Veritas richiede infatti tempo e pazienza per essere compreso. Sono certo però che uno snellimento nella costruzione dei testi, con meno ornamenti e meno sfoghi massimalisti (che staranno bene nella forma lunga del romanzo, meno nell'espressione concisa di una canzone), gioverebbe non poco alla loro musica, evitando che i messaggi di fondo possano perdersi fra la moltitudine di parole.
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La recensione Metallurgia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-02-25 00:00:00
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