La cosa bella del disordine delle cose è che sono un gruppo di viaggiatori veri, capaci di assorbire e rielaborare a modo loro le suggestioni che incontrano nei posti che scelgono per creare la loro musica. Dopo aver vagato per i selvaggi spazi artici dell'Islanda per il precedente “La giostra”, i sei di Novara si sono spostati a Glasgow – dove tanto per integrarsi al meglio hanno avuto anche modo di collaborare con Chris Geddes dei Belle And Sebastian, che suona l'organo contribuendo al tono solenne e fiabesco di “Sulla schiena”.
E nella vivace quanto uggiosa Scozia hanno trovato il posto giusto per lasciare un po' da parte i “sigurosismi” - che comunque di tanto in tanto tornano a ritagliarsi il loro spazio – per combinare un matrimonio fra un'italianità che non riesce (e non vuole) mai a negarsi del tutto e un'anima sinceramente internazionale. Anima che si incarna in un sound in bilico fra la ritrosia dello shoegaze e la sentenziosità del rock più epico e frastagliato, quasi prog - battente bandiera inglese/scozzese ma non solo: gli Arcade Fire sono decisamente passati dalle parti di “Un ponte sul fiume”.
Un altro album ricco di suoni e ricordi di viaggio dunque, un altro album che dà l'impressione che il disordine non si fermerà fino a quando esisteranno paesaggi e città di cui riempirsi gli occhi e le orecchie.
Non sappiamo dove li porterà il prossimo aereo ma sappiamo per certo che, qualunque sarà la meta, troveranno il modo di farla diventare il posto giusto per aggiungere altre visioni al loro percorso, proprio com'è successo con questo disco “scozzese”.
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La recensione Nel posto giusto di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-10-02 00:00:00
COMMENTI (2)
Potente e nello stesso tempo delicato, bella musica!
bello!