Ep completamente sbagliato, idee tutte da riordinare
Ci sono tre/quattro problematiche che saltano all'orecchio all'ascolto di “Incipiens EP” dei Rock'n'road: la prima è nella metrica dei testi, che ogni tanto incontrano delle difficoltà a convivere con il verso, portando a soluzioni terrificanti tipo gli spostamenti di accento (un esempio: “cocktàil” al posto di “còcktail”); la seconda è la scelta di mettere molto fuori la voce nella registrazione, fatto che sottolinea il problema di metrica di cui prima, e mette in risalto la schizofrenia di una voce che quando canta in italiano sembra un reduce del rock classico, quando canta in inglese sembra un innocuo cantante pop. La terza problematica è anche la più spinosa: nelle tre tracce sembra di ascoltare oltre a due cantanti diversi, anche tre band diverse, accomunate solo dal cattivo gusto nello scegliere il tipo di distorsore.
La prima, “Adesso sei” è della band che accompagna il reduce del rock (visto il vizio di trasformare le vocali, potremmo identificarlo in Piero Pelù), con l'impostazione dura da metal melodico nei riff, i ritornelli aperti da stadio, la solida forma-canzone, l'assolo del chitarrista solista, il bridge con le chitarre acustiche e i violini finti; la seconda traccia è un innocuo brano pop di adolescenziale memoria, che nei ritornelli gioca con il punk-rock di matrice italiana (vedi alla voce: Punkreas); la terza traccia infine, strizza sempre l'occhio al punk-rock, quello delle Americhe (vedi alla voce: Blink 182) ed è sicuramente la traccia migliore del lotto se non fosse per il pessimo timbro delle chitarre nei ritornelli.
Resta da dire solo che sicuramente i Rock'n'road non hanno ben capito quale sia la strada, tanto meno quella che porta al rock. Riordinare le idee è assolutamente imperativo.
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La recensione INCIPIENS (EP) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-10-14 00:00:00
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