I Demo Mode fanno un passo avanti: rock piacevole ed energico. Un po’ sottotono i testi, ma siamo sulla giusta strada
Con la pubblicazione di “Ou”, arrivato a quattro anni di distanza dal precedente “Hai paura”, i siciliani Demo Mode dimostrano di aver metabolizzato i consigli, compiendo un importante passo avanti rispetto al passato.
Netto, infatti, il miglioramento per quanto riguarda la cura dell’arrangiamento e della qualità dei suoni in generale. “Senza Fiato”, presente nel vecchio cd e qui riproposta, incarna alla perfezione il concetto: quella veste troppo confusa e caciarona propria della prima versione lascia qui spazio ad un rock piacevole, energico, semplicemente ben dosato. La batteria, colonna portante dell’intero lavoro, cattura buona parte dell’attenzione, lasciando a basso e chitarra il compito di incattivire il tutto, ora con un continuo sottofondo, ora con sporadici fraseggi, come quelli presenti in “Codici” che quasi evocano quelli di “Heart Shaped Box” dei Nirvana.
La voce, che sembra ricalcare quella dei primi Subsonica, e i testi, spesso poco incisivi, incarnano però la parte più debole dell’album: “Sono un detonatore fai attenzione ad azionarmi” (“Boom”) non suona affatto come il noto ritornello di "T.N.T." Simpatica e inaspettata, invece, la versione alternativa di “Prisencolinensinainciusol”, che insieme a “Forma e sostanza” dei C.S.I. sono le uniche due canzoni non inedite dell’album: il grammelot di Celentano cambia completamente volto per mano dei Demo Mode, viaggiando su un ritmo coinvolgente, sicuramente di grande impatto quando proposto dal vivo. A conti fatti si può dire che “Ou” non sia affatto un cattivo disco, anzi, ma la qualità del gruppo potrebbe di gran lunga migliorare una volta limato anche l’aspetto legato alla scrittura dei brani. La strada intrapresa con quest’album, comunque, è quella giusta.
---
La recensione OU di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-10-17 00:00:00
COMMENTI