Un lavoro che sa colpire e sorprendere, ma solo per chi non ha paura di perdersi in un elemento poco afferrabile
L'album si sviluppa in maniera sinuosa,come un movimento d'acqua passando da brani hip hop ("Alla Lontana") ad altri più spiccatamente jazz ("Questa è facile") e infine altri ancora caratterizzati dal connubio tra funky e hip hop ("It's only love"), come se la band volesse comunicare quanto per loro la musica sia una commistione e contaminazione di più generi. I tre stili musicali fanno tutti capo agli States e proprio per questo risulta felice la scelta dell'inglese. Ma "One", uno, è un nome che anticipa quello che è lo schema secondo cui le canzoni sono organizzate: queste cominciano e terminano con due brani interamente realizzati dal quartetto, mentre il resto delle canzoni è un intervallarsi di brani scritti dai Med'Uza e vari collaboratori della scena funky, hip hop e jazz italiana. Con un incipit e una conclusione di questo tipo l'album forma un continuum, un insieme circolare e coerente di musica.
Alcuni brani sembrano essere un gioco artistico ("Questa è facile") in cui le melodie e le armonie sono molto lineari; altri sono invece decisamente imprevedibili, con repentini cambiamenti di ritmo ("It's only love"), altri ancora non sono solo molto vicini all'hip hop, ma anche all'r&b e ricordano Lauryn Hill ("Silly thing"). Ad eccezione di un brano che coinvolge direttamente il pubblico con tematiche sociali ("Alla Lontana") ed un ritmo molto hooky, gran parte dell'album ha un'impronta jazz, che vuole comunicare il gusto per la musica in sé e del jazz come attitudine, come modo di essere. I musicisti comunicano tutto questo attraverso dei brani che nella maggior parte dell'album non hanno testo ("Afa") o con un testo ridotto ai minimi termini ("Questa è facile"). Ciò con la conseguenza che i pezzi risultano poco raggiungibili da uno spettatore che non si intenda di un genere tanto colto e raffinato. Come l'animale che da il nome alla band, l'album si muove in una dimensione liquida; l'aspetto problematico (l'unico, ma non trascurabile) è che come il liquido per eccellenza, l'acqua, anche il disco è difficile da afferrare.
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La recensione Med'Uza One di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-01-19 00:00:00
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