Se siete quel genere di persone che crede sia possibile surfare sull'Adriatico i K. Board & The Skreens sono il gruppo che fa per voi
Le vicissitudini di questo gruppo, come le vite dei filosofi antichi, si perdono nell’oscurità. Sono un duo, vengono da Milano, hanno un nome anglofono, cantano in inglese senza aspirare ad un pubblico globale, aspirano piuttosto ad un pubblico globalizzato, nell’unica canzone in italiano sembrano recitare un carmina burana. Su una base dance.
La raffinatezza in qualsiasi campo artistico, come la ricerca musicale, combaciano generalmente con lo snobismo che, in casi come questi, non può che essere giustificato. "A Trip to the Weast" è il viaggio intrapreso dal popolo della Motown verso le Hawaii, alla ricerca del proprio disco eden: vi giunsero portando casse e amplificatori da consegnare agli sciamani locali per organizzare feste woodoo sulla spiaggia.
Gli inglesi hanno una miriade di termini con un’infinità di sfumature per indicare la parola viaggio, ma trip è l’unica che può connotare un viaggio emotivo, un esperienza profonda, o che possa essere accostata al dizionario della droga. Non è più la trance da MD nel Long Island tanto in voga ai giorni nostri, è la trance prodotta dalla musica stessa, che, seppur così moderna, viene sviscerata nelle sue componenti più tribali, perché, in fondo, deve assurgere a colonna sonora di quella che è antropologicamente la pratica tribale per eccellenza: il ballo. È qualcosa che va al di là della mera apparenza elettronica, che non solo denota solide competenze musicali ma anche una decisa presa di posizione nei confronti della deriva commerciale che oramai affligge buona parte dei generi musicali, non ultima la dance, intesa in tutte le sue forme, dall’afro alla dubstep. La forma musicale più adatta a questo momento storico colta dall'iperuranio di Apollo, dio della musica e degli oracoli, e riproposta senza compromessi marchettari. Tutto questo sono K. Board & The Skreens. La svolta rave dei Tame Impala, con solo tre canzoni e una pianola rotta.
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La recensione A Trip to the Weast di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-12-29 23:59:00
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