Quel folk che ti fa, semplicemente, stare bene.
Perché ci piace il cinema mumblecore? Perché tutti (almeno credo) ci trastulliamo con l'idea di essere protagonisti di un film, e il cinema mumblecore ci fa pensare che sia possibile: perché quelli là sullo schermo sembriamo proprio noi e i nostri amici, le nostre sfighe e la nostra normalità, e forse se prendessimo una videocamera e ci filmassimo, anche noi potremmo fare un vero film.
Poi lo sappiamo che non lo faremo mai, ma è bello crederlo, è un po' come ascoltare una canzone talmente semplice e vera che pensi adesso prendo la chitarra e scrivo un disco, ma sai che non lo farai, perché per fare le cose semplici e vere ci vuole talento. Le canzoni di Davide Ramilli sono così, chitarra, voce e poco altro, pare facile ma provate a prendere la chitarra e a scrivere delle canzoni che sembra ti parlino all'orecchio: qualcuno ne sarà capace, ma tanti altri no. Perché, allo stesso modo in cui non bastano Greta Gerwig e una scena con ragazzi che sparano alle lattine per fare un film in cui riconoscersi, così non bastano una chitarra e un umore lo-fi per scrivere canzoni semplici e perfette per cullare i tuoi momenti mumblefolk.
Ci vuole quella capacità, con una melodia, un certo modo di cantare, un testo che ti fa venire voglia di rivedere il tuo film preferito, un arrangiamento rubato ai ricordi dell'adolescenza, di farti sentire a casa. Non ce l'hanno in tanti. Davide Ramilli ce l'ha.
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La recensione Pretend the World is Funny and Forever di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-10-15 08:00:00
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