Sono ripetitivi? A tratti. Sono bravi? Molto. Sono pazzi? Anche.
Ingannevole è il nome più di ogni cosa. Leggendo il nome di questo duo io infatti mi aspettavo banalmente un disco di beatmaker in stile Beatnuts e invece col cavolo! Mi è andata molto meglio però perché i suddetti fanno una sorta di digital hardcore alla Atari Teenage Riot ma con una predominanza di suoni rock e heavy metal ripassati nell'overdrive. Potremmo anche pensare a dei Nine Inch Nails senza la voce di Trent Reznor, o a Musica Per Bambini ma spogliato della dimensione infantile/cantautorale. Pura aggressione sonora insomma, ma perfettamente ordinata e però ancora imprevedibile per via dei metri utilizzati (“Phenomania”) o dei suoi continui stop&go (“No!”). L'utilizzo di rumorismi di provenienza (credo) sampledelica si accompagna molto bene ai suoni elettronici che spingono addirittura in direzioni aphexiane (“Requiem for a cream”) fino a sfiorare bei crescendo alla Fuck Buttons (“Robo Wet Love”).
Se qualche illuminato organizzatore di festival volesse finalmente ripulire le orecchie dei suoi spettatori dalle inutili fighetterie elettroniche spacciate per ricerca sonora negli ultimi anni, potrebbe partire da questi due. Provo allora a rispondere a tre semplici domande: i Surgical Beat Bros sono ripetitivi? A tratti. Sono bravi? Molto. Sono pazzi? Anche.
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La recensione surgical beat bros di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-10-27 08:00:00
COMMENTI (1)
bomba di disco, secondo me ci sta anche il paragone con certo math elettronico (battles) e alcune cose di Mr Bungle