Divers On The Moon
AUM 2015 - Psichedelia, Progressive, Post-Rock

AUM

Neo progressive rock con exploit tecnici che a volte prevalgono sulla musica

Sono giovani, molto giovani i Divers on the Moon e il loro sound è fuori dagli schemi del rock tradizionale. Hanno voglia di colpire, di non passare inosservati. Soprattutto vogliono rimarcare il distacco dalla scena musicale convenzionale, per questo sono “Palombari sulla luna” e per questa stessa ragione il titolo del loro esordio musicale, “Aum”, è un esplicito riferimento al famoso mantra della religione induista.
Una voce quasi da crooner invita in inglese a sedersi, chiudere gli occhi e a godersi i Divers on the moon, naturalmente in un ambiente lunare.
Le sette tracce, registrate in presa diretta, ci catapultano dentro suoni asimmetrici come nel caso di “Sugar in the morning” e “Yrgen”, con tempi dispari e vere e proprie suite, tutti elementi tipici del progressive. Nel bel mezzo del delirio, spunta la chitarra acustica e cambiano le carte in tavola. È il caso di “Totzina” e “Mauna”, quest’ultima con un arpeggio leggero e ben calibrato ci prende per mano conducendoci verso un folk dal sapore lievemente gitano che istintivamente fa chiudere gli occhi per concentrarsi meglio sullo strumento.
Dopo il tête-à-tête con la chitarra acustica, i “Palomabari” rientrano nel prog, avviandosi verso la chiusura, con “Scallop”, un brano biricchino cui segue “Vessais”, dalle melodie velatamente fusion.
Il genere cui si riferisce la giovanissima band mette in risalto le doti tecniche dei tre componenti, tuttavia, nel tentativo di soprendere sempre e comunque rischia di perdere di vista il contenuto prettamente musicale con l’ulteriore rischio che l’effetto stupore svanisce nel corso delle sette tracce. Ma I “Palombari” sono giovani, tecnicamente preparati e, date le premesse, riusciranno a fare ancora meglio.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.