Dei tanti progetti a cui collabora Roy Paci - sia musicalmente, sia in fase di produzione attraverso la sua etichetta Etnagigante (brillante palindromo) -, i Reevoluto sono tra gli ultimi in ordine temporale, ma di certo tra i più validi, in termini di talento. Votato al crossover eccentrico e alla fusion schizoide, il quartetto formato da due chitarre, un basso e una batteria si situa su una linea immaginaria nella quale trovano posto altri contaminatori folli quali ad esempio Frank Zappa e i Mr Bungle.
Tutto di corsa, il cd si snoda attraverso stili diversi, ma sempre fortemente ritmati tra i quali spiccano decisamente il jazz, il prog, lo ska e l’etnica mediterranea. I brani migliori sono sicuramente quelli che possono fare tesoro anche del contributo degli ospiti, in particolare dei fiati di Toni Cattano e Gaetano Santoro, nonché dello stesso Paci. “Pite II” e “Arabbino” sono autentiche escursioni eclettiche che inglobano almeno una mezza dozzina di inflessioni popolari con un metodo che ricorda quello utilizzato dai Naked City. Sempre a John Zorn rimandano le svisate acute di sax in “Palifermo e Montilio”, mentre “Stop” sembra guardare più al funky demente dei Primus.
Il resto del cd è saldamente in pugno al quartetto base, che con le sovrapposizioni di basso e chitarra (“Break”) il rumore acido, le citazioni jazz, i cambi di tempo obliqui, disordini espressivi vari, dispiega una energica bandiera che si farà sicuramente notare nel nostro paese.
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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-08-29 00:00:00
COMMENTI (1)
:(
La peggior band esistente al mondo, musica da parocchietta con intenzioni patetiche di finto ribellismo.
BAND SUPER TRASH