Insomma, roba non per tutti i metabolismi, ma sicuramente ottimo per chi può permetterselo.
The Slaps, ovvero: i ceffoni. Di quelli ignoranti, a mano aperta. Gran bel nome per una band e gran faccia di travertino – in senso buono - a proporci queste cinque tracce di garage rock rimasticato che, di primo acchito, nulla aggiungono e nulla tolgono a ciò che esimi colleghi hanno proposto negli ultimi lustri. Già, perché di fegato – e di faccia tosta, arridaje! – ce ne vuole per venirsene fuori , A.D. 2014, con un lavoro che sa tanto di revival del revival e dove punk, power pop e garage si rincorrono come forsennati per giungere in una non meglio precisata no man’s land.
E fino a qui potrebbe sembrare che sul combo veneto aleggi odore di stroncatura. E invece no, perche se da una parte interrogarsi sull’utilità e l’opportunità di tali dischi è sempre cosa buona e giusta, dall’altra ci troviamo per le mani cinque instant songs piacevoli, suonate con il giusto piglio e il disincanto dei vent’anni. “The Slaps EP” è un frullatone, di quelli multivitaminici, dove dentro troviamo i primi The Creeps (“Useless”), i Mando Diao di “Bring 'Em In” (“Higher”) o The Libertines più anfetaminici. Una buona scrittura ed uno spiccato gusto per efficaci incastri sonori che rimandano tanto agli anni del punk inglese ’80 quanto al rock un po’ cafoncello dei seventies, sono le principali doti dei quattro The Slaps.
Se “The Slaps EP” fosse un piatto, sarebbe quelle colazioni ipercaloriche anglosassoni, un misto di bacon, fagioli e uova. Insomma, roba non per tutti i metabolismi, ma sicuramente ottimo per chi può permetterselo.
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La recensione The Slaps EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-11-29 00:01:00
COMMENTI (1)
Ghiottissimo!