Un biglietto da visita costruito da due brani caratterizzati da viaggi ambient, drum machine riprodotte al contrario, sinth pad acidi, groove che al primo ascolto paiono volutamente imprecisi, glitch e suoni industrial.
"Un primo EP di un percorso che, in realtà, si concretizzerà..." ad affermarlo è lo stesso vicelandV che ci presenta questo biglietto da visita costruito da due brani caratterizzati da viaggi ambient, drum machine riprodotte al contrario, synth pad acidi, groove che al primo ascolto paiono volutamente imprecisi, glitch e suoni industrial.
Come presentazione "Mindgap" fa bene la propria comparsa permettendoti d'essere trasportato e scagliato ripetutamente da destra a sinistra in maniera ossessiva (per potersi godere al 100% questa sensazione, è consigliabile ascoltare il prodotto in cuffia). Sono bei brani da ascoltare, ma non trasmettono quello che dovrebbero perchè contenuti in una forma troppo breve.
Il producer, durante la permanenza londinese, ha certamente sviluppato molteplici edizioni delle sue idee interessanti, che però risultano un po' dispersive in spunti troppo numerosi per essere contenuti in sole due tracce. Così, resta poco impresso questo "viaggio nel passato prima di una proiezione futura" al quale saremmo invece ansiosi d'assistere.
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La recensione Mind the gap di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-12-01 00:00:00
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