E' sicuramente un lavoro di qualità quello che Gianluca Lo Presti, livornese da Ravenna, affida al pubblico con il titolo di Cent'anni di solitudine. Il nuovo album giunge dopo numerosi impegni e collaborazioni anche prestigiose, come quella prestata nell'album di mons. Milingo curato da Lucio Dalla, e si colloca senza dubbio nel filone della musica d'autore. La sua è sicuramente un'opera ricercata che non si appiattisce in melodie facili "in ritmi di quattro quarti" come lui stesso dice, senza però volerle necessariamente snobbare. Il percorso artistico e musicale è felicemente contaminato da numerose influenze che vanno dalla musica etnica, alla elettronica, alla new ave e in generale a tutti i grandi cantautori italiani alla Fossati, De Andrè, Battiato ed il risultato è una composizione che certo non può essere descritta come facile ma piuttosto come elaborata e molto interessante. Con questo non si vuole dire che sia una musica di difficile ascolto o noiosa, tutt'altro Gianluca Lo Presti è un artista che vuole comunicare e comunica temi ed emozioni non necessariamente facili ma lo fa con rispetto verso il pubblico senza per questo snaturare la sua indole di musicista che propone melodie e stili molto vari: da una "musica vagamente minimale" dove a farla da padrone sono i temi intimisti a melodie più orecchiabili. In somma se vi piace la musica d'autore che però sta attenta ai gusti della gente e non si cimenta in sperimentazioni esasperate, questo è il disco per voi!
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La recensione Cent'anni di Solitudine di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-01-25 00:00:00
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