un disco di frontiera alla ricerca di luce e natura
"Murex". E qui sta il bello. In una musica rivitalizzata da uno spirito creativo che gioca, in elegante scioltezza, tra atmosfere leggiadre e di consistente semplicità. Dentro viaggi mediterranei di ricerca, percorsi visivi e sonori al servizio di un unico richiamo espressivo, si fa strada quella musica popolare, profonda e senza frontiere, che non cerca rivolte ma un cielo sotto cui sognare. Mau Mau, Banda Jonica, Almamegrettaspingono il loro nome fin dentro al desiderio degli Apulia Project di registrare umori, respiri e suggestioni tra sponde sonore diversificate. Groove, trombe, rarefazioni armoniche, sospiri e risate suggeriscono un orizzonte al di là del mare dove passato e futuro si incontrano. E proprio dove ciò accade, la musica si fa viaggio: una navigazione alla ricerca di percorsi sempre più lontani e imprevedibili.
Ma "Murex" è anche un piccolo muricciolo di pietra che batte un sentiero selvatico tra la macchia mediterranea, quasi a voler intendere che un percorso, in mezzo alla bellezza di una natura selvaggia, per mare o per terra, arriva sempre a destinazione. Allora scendiamo nelle viscere della Terra e dell’immaginazione, non per rimanerne atterriti, ma per illuminare un luogo impervio con la torcia della musicalità. "Krcoc", "Smetto", "Golpe", "La course du soleil", solo per citare alcuni brani del disco, rappresentano questo vivissimo esempio di luminoso romanticismo per la propria terra, un manuale di geografia che predilige i suoni della diversità.
Per rimanere colpiti e abbagliati dal sempre affascinante compito di spingersi oltre le frontiere della conoscenza e dello spirito.
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La recensione MUREX di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-28 00:00:00
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