Hip hop naif da Milano
La copertina naif, con un flusso di radici che si snodano dall'albero maestro, avvolgendo senza distinzioni di sorta tutti gli astanti, restituisce bene il clima (anni '90) e le intenzioni (affettive) di questo primo disco ufficiale di Mad Soul Legacy. La crew è nata e cresciuta a Milano, e negli anni ha sfornato release interessanti sotto l'egida dei suoi singoli componenti (valga su tutte la collaborazione con Esa per un ep della collana Capitan Futuro) e partecipato collateralmente a quel progetto geniale che è stato Mani Pulite.
Adesso "People.Love.Roots" arriva a tracciare una linea, abbastanza netta, tra un passato in solitaria ed un futuro in camera doppia con aggiunta. Jangy Leeon, Roksico e Lukiddu, i tre mc della crew, si spalleggiano a colpi di rime, col primo a recitare la parte del leone e gli altri due bravi e precisi, ma colpevoli di qualche passaggio a vuoto. Non c'è un trait d'union tra i pezzi, anche se "mi alleno tra le insidie / giro armato in 'sta foresta" e "vite che si aggiungono a stesse mete rincorse", sembrano i versi sintomatici di un certo tipo di strada che i nostri continuano con orgoglio e affanno a percorrere. Old school appunto, tanto nei suoni, con un Wego FTS a cui riesce molto bene dare ai beat calore e dolcezza necessari (il sample de "Il settimo sigillo" è la perla), quanto nell'approccio. Un'onestà che paga, soprattutto in un paio di pezzi ("Tripping", "Squadra Recupero" e "Cenere e Vita" le mie preferite).
E "People.Love.Roots" serve proprio a questo, mostrare le skills del trio, e garantire contemporaneamente un marchio dop alla loro provenienza, da sfruttare come base di lancio per le prossime esperienze.
---
La recensione People.Love.Roots di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-02-17 09:00:00
COMMENTI