PiccoloMalePuro ep 2003 - Rock, Noise, Indie

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Se vi sentite baciati sulla fronte dal Dio della creatività solamente perché conoscete un paio di accordi, se pensate basti attaccare un jack per produrre musica, se nascondete la vostra scarsa vena artistica dietro improbabili etichette… ma anche se questi pensieri non vi hanno mai sfiorato perché non avete mai imbracciato una chitarra, bramate spasmi emotivi e volete lanciarvi in forsennate danze, fatevi coraggio.

La situazione è eccellente e Piccolo Mare Puro (molti lettori sicuramente coglieranno nella ragione sociale della band la citazione/omaggio ai CCCP) è ciò che fa per voi. Il terzetto trentino, infatti, ha confezionato un intrigante demo: venti minuti di originalità che spazzano la massa di gruppi ‘sciacquetta’ che infestano le italiche scene, con venti minuti di allucinazioni e schizofrenia che riempiono le vene di vibrante adrenalina.

I quattro brani proposti da questa band sono una forsennata cavalcata sonora lanciata a briglie sciolte lungo affascinanti scenari di follia creativa. I suoni si susseguono tra cadenze nevrotiche e cambi di ritmo, immergendo l’evocativo non-sense dei testi (che oscillando tra italiano, francese, portoghese -! - e inglese) in un delirante vortice di rock, psichedelia, e noise.

Come se non bastasse, l’ep si chiude con una citazione di Nietzsche al contrario, una vivida (ed ennesima) dimostrazione di genialità, che fa mantecare la speranza che i Piccolo Male Puro possano, anche in futuro, inoculare la loro follia nelle mie vene.

A quando un nuovo cimento?

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La recensione ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-09-16 00:00:00

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