“Indifferenticieli”: malattia infettiva contagiosa ad andamento acuto che si propaga attraverso le casse dello stereo provocando spasmi emotivi ed allucinazioni sonore. Il germe responsabile di “Indifferenticieli” è una spora che entra nell’organismo attraverso i canali uditivi e rimane in circolo per una cinquantina di minuti.
I sintomi del morbo sono stati classificati in dodici fasi (volgarmente denominate ‘tracce’):
“17 febbraio”: nella mente rimbalzano stridori vocali e il corpo pulsa percosso da gelide raffiche sonore;
“Stato di grazia”: le pupille si dilatano e nel cervello si conficcano corde di chitarra che provocano deliri psicotici;
“Cometa”: intorpidimento generale, mentre sulla pelle compaiono fosche tracce di polline acustico;
“3 mo d”: violenta sensazione di trasparenza e l’anima vola sospinta da soffi emotivi;
“E.D.”: totale alienazione dalla realtà e gli occhi si tuffano in cieli purpurei e prillano in turbini ritmici;
“Xchè sei vento”: i rumori diventano colori, si odono suoni verdi, gialli, rossi e blu diffondersi in onde trasparenti e dilatate;
“Sensi”: il corpo in preda ad un orgasmo lirico secerne seme di passionalità;
“Indifferente”: sensazione di permeabilità, i pori inoculano correnti magnetiche ed effluvi elettrici;
“Carbonio”: aberrazioni spaziali e temporali, sinestesia, accresciuta suggestionabilità, stato di profonda consapevolezza;
“La valle dell’oro”: totale assenza dal proprio inconscio, immersione in un torbido magma sonico rischiarato da un vortice di piccole scintille;
“Flashback”: una frenetica scossa di adrenalina abbatte la volontà, mentre un fulmine attraversa la ragione e la trascina in una sorta di stato intermedio tra follia e ragione;
“Il silenzio”: il corpo lentamente si rigenera nuotando in un furioso sfavillare di gemme colorate ed arabeschi.
Fino ad ora non sembra esistere un cura specifica per questo pericoloso virus, anche se il ricorso a prolungati periodi di silenzio sono consigliati allo scopo di evitare la sensazione di vivere in una realtà sospesa e di sentirsi strappati dal grigiore quotidiano.
Esaurito l’effetto allucinogeno di “Indiferrenticieli” e riacquistato un briciolo di equilibrio mentale, posso dire che gli Effetto Doopler sono una grande band, capace di dimostrare una straordinaria abilità nel marchiare con un gusto del tutto personale languide ballate, riverberi psichedelici ed atmosfere lisergiche, generando un suggestivo magma sonoro che avvolge liriche intrise di viscerale e visionaria poesia.
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La recensione Indifferenticieli di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-09-17 00:00:00
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