Forse nessuno si era posto il problema finora, ma se qualcuno si fosse mai chiesto come suonerebbe un disco post rock dei Verdena, gli Inesatto potrebbero essere la risposta. Ovviamente è difficile prevedere come la band di Albino possa realmente far suo il genere, ma la voce tremolante, spesso offuscata, e il basso pesante, specie nei momenti di climax, fanno di quest’album un buon candidato; basti ascoltare “Sabbia” per averne un raffronto. Ma in “Quasi Sempre” c’è ben di più che un paragone atipico. È un album che fa proprie le pause e la suspense, giocandoci intorno, creando momenti di carica che non esplodono, o che lo fanno quando l’ascoltatore non se l’aspetta. Una costruzione di arpeggi infiniti che procedono statici ma costanti intorno alla linea di basso, innalzando un stato di tensione continuo. A farla da padrone, insomma, è un post rock ridotto all’osso, dove le parti strumentali superano di una buona lunghezza quelle cantate e le zone di apprensione superano i momenti di eruzione.
L’album suona come un’unica canzone continua, non per l’assenza di variazioni, ma piuttosto perchè il sound generale è così uniforme da non dar mai davvero la sensazione di un distacco: non vi sono dei separatori netti, se non i secondi di attesa tra un brano e il seguente. Per quanto riguarda i testi, hanno il sapore di racconti post adolescenziali, una visione del paesaggio circostante narrato da occhi disillusi. In alcune parti risuonano eccesivamente acerbi e inconcludenti, ma nel complesso si amalgamano bene e creano un gradito contrasto col suono limpido della chitarra. Quest’ultimo contribuisce inoltre a creare un’atmosfera generale accomunabile, con le dovute differenze, a quella degli XX dell’omonimo album, ma spoglio di ogni elettronica e con tanto malessere in più.
“Quasi Sempre” è un lavoro vago quanto il suo titolo e il nome di chi lo suona, ma non per questo poco valido. Anzi, forse è proprio il suo carattere aleatorio a dargli forza, quel posizionamento a metà tra un prodotto ambient ed uno da cantare a squarciagola nella notte, insieme alla capacità di evitare cadute e fare anche qualche ottimo salto, come “Bianca”. Che poi vi piacciano i Verdena o gli XX non ha alcuna importanza, merita più di un paragone.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.