Ritardo, ritardissimo del vostro recensore nel recensire questo lavoro dei Manigold.
A dispetto di una grafica non proprio entusiasmante, numerosi sono stati gli ascolti rivolti a “Tracce di Sud”, ove a farla da padrone è il folk mediterraneo, tra sax, violino e, soprattutto, l’organetto di patron Claudio Prima, cantante ed autore di 7 pezzi su 11.
Se da un lato risultano meno convincenti i pezzi più vicini al folk, come “Mamma la Rondinella” dall’altro piacciono gli episodi strumentali, in cui -volendo- si potrebbe scendere a braccetto con Amelie da Parigi giù sino al Salento, tra melanconia serale (“Lu rusciu te lu mare”), riverberi dub, incursioni jazz, accenni reggae (“Ninnirinnuzzu”) e graziosi siparietti (“il volo di Santa Pupa”).
Lungo lo scorrere dei brani a volte ci si dilunga magari oltre il dovuto, ma si tratta, assai probabilmente, di gusti personali: il resto, fuori dalle dislessie d’una piccola antipatia per il tamburello - cui fa da contraltare la passione per l’organetto, parla di (nobile) canzone d’autore, di ballate dialettali in salsa folk elettroacustica d’ottima fattura, suonate con ottima perizia tecnica. Menzione a parte per la bellissima “Fellini”, il cui titolo parla già da sé…
Probabilmente ben più trascinante dal vivo, il cd diventa quindi ottimo biglietto da visita per un gruppo che sta già girando la penisola, riempiendo piazze e locali della sua trascinante musica.
Lunga vita a busker di questa pasta.
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La recensione Tracce di Sud di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-09-24 00:00:00
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