Undici canzoni che riescono a carpire lo charme degli anni '60 e a riportarlo ai giorni nostri senza troppi sforzi, con una naturalezza che è solo da invidiare.
Ma dove si nascondevano gli Wow, prima di oggi? In qualche garage del Pigneto, pare. Quel Pigneto che, oltre a disagio sociale e spacciatori, partorisce anche una delle scene artistiche e musicali più prolifiche e valide del nostro paese, e che vede negli Wow l'esemplare ultimo (e forse unico) di un certo pop imbronciato, puro e teatrale.
Dopo un esordio punk-garage in inglese e un 7'' che ci aveva letteralmente folgorato (e che anticipava due dei pezzi più forti di questo album) arriva finalmente "AMORE", un compendio di tutto ciò che di buono è stato prodotto in Italia negli anni del beat e delle dive dal trucco pesante: 11 canzoni che grazie all'interpretazione quasi cinematografica della cantante China riescono a carpire lo charme di quegli anni e a riportarlo ai giorni nostri senza troppi sforzi, con una naturalezza che è solo da invidiare.
"Non sarà un addio" ricorda le interpretazioni più struggenti di Dalida, "Sospiro" è animata da quel genere di beat psichedelico e divertente che attecchì nel nostro paese negli anni dei Rokes,"Tu finiras mal" è un tenebroso omaggio alle sigarette degli chansonnier maledetti, "Il Vento" sarebbe potuta essere senza dubbio una dei cavalli di battaglia di Mina, di "Dove sei" (la bonus track e probabilmente il pezzo più ispirato dell'album) scrivevamo che è una supplica, bella come un canto popolare: 3 minuti e 18 di meraviglia che unisce Nada e i Velvet Underground sotto un unico telo grezzo -e si potrebbe andare avanti così per un bel po', seguendo il fil rouge amoroso che anima delle canzoni scritte davvero bene.
A questo punto si potrebbe obiettare che si tratti di una mera operazione di revivalismo (non certo una novità, quindi), ma ciò che distingue gli Wow dalla massa è il loro approccio totalmente punk e diy alla canzone d'autore, un modo giusto e nuovo di recuperare il passato. Una nuova via che prima non c'era, e adesso c'è.
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La recensione Amore di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-12-15 00:00:00
COMMENTI (2)
wow
È un discone.