Si vede ovunque. In tivù ed ai concerti alternativi. All’Mtv Day e alla rassegna di band locali. Lo ascolta il quindicenne sbrodolino di chitarre distorte e pure la quindicenne sbrodolina del nuovo cantante bello e dannato. Qualche disco lo ascolto pure io. È il nu-metal.
Provengono della Liguria. Adorano i riffoni pesanti, il basso ossessivo, il rullante pesante, il cantato che oscilla fra parti melodiche e screaming. Hanno ascoltato molto i Korn, i Deftones e i Faith no more (forse troppo). Cantano in italiano. Sanno scrivere qualche buona melodia, come in “Incanto” e “Le regole”, ma purtroppo anche le buone composizioni scadono nella disarmante banalità degli arrangiamenti, che oscillano fra il “già sentito” e lo “strasentito”. Inseriscono nel demo che incidono, “010”, una cover mansoniana di “Personal Jesus” dei Depeche Mode, una canzone talmente bella che è impossibile non innamorarsene. Una scelta coraggiosa, rifarla e per di più inciderla, che fossi stato al posto loro non avrei fatto, perché le canzoni troppo belle possono essere rifatte solo da chi ha veramente il talento per renderle ancora più belle o belle di una bellezza diversa. Come intro e outro hanno messo dei ‘divertissement’ hip hop di scratching ed elettronica che mi paiono francamente inutili. Secondo me potrebbero piacere agli amanti del genere, ma solo quelli che non ascoltano altro che queste cose. Sono i Sintonia.
Fai 1+1 e capirai che i Sintonia suonano nu-metal. L’addizione è molto semplice, e il suo risultato non è sbagliato: è 2. Forse è per questo che suona tutto così assolutamente scontato.
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La recensione 010 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-09-24 00:00:00
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