Una nuova tappa del viaggio interstellare, piccola, in attesa dell'album.
Io penso che la cosa principale che distingue l'artista – non necessariamente bravo. L'artista, punto - da uno che ci prova (e magari ci riesce pure bene, eh, non è questo) sia il fatto di avere una visione. E penso anche che Dylan Iuliano sia uno che la sua visione ce l'ha, e ce la sta mostrando lungo un percorso di crescita coerente e costante. Percorso di cui questo ep non è una pietra miliare, ma una piccola sosta di riflessione per raccogliere idee e memorie: due demo del 2012 e due inediti che anticipano l'album che dovrebbe uscire a breve. Il tempo di un breve ritorno nei luoghi cari a questo giovane esploratore di spazi onirici e ultraterreni, dall'elettropsichedelia di "Your World Breathes Into Me", in cui davvero pare di sentire il suono di un respiro cosmico, e "A Million Years Away", al cangiante psych-folk di "We Came From An Endless Night" ai luminescenti afflati post-rock e shoegaze di "Curled Up At The Twilight In The Beautiful Garden Of My Mind Abandoned", il tempo di promettere un nuovo trip, più lungo e speriamo sorprendente.
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La recensione Mnemosyne di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-13 00:00:00
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